Ofelia

Ofelia non è relitto in fondo alla terra, simbolo di morte, follia e disperazione. Non è vittima degli uomini della sua vita, non è creatura priva di volere. Lei è rinata sirena in fondo al fiume che la gettò nel torpore del corpo e, così, ha richiamato a sé l'amore folle di Amleto. E' lei [...]

Perdere

La vera vittoria è imparare a saper perdere, sai. Anche perdere senza mai avere avuto. E' smetterla di trasformare l'amore per te in polvere da nascondere sotto il tappeto, fingendo d'ignorarti. E' ammettere di aver finto di averti accanto quando la distanza si poteva contare in deserti e ghiacciai. E' dire che sì "ti amo, [...]

n. 45

Sono le otto già da un po'. L'orologio si è appena avvitato sul suo 262800 giro. E' tardi. Le farfalle ormai sono falene, i sogni ormai mostri. Fugge, il tempo fugge come nebbia tra le mani che stringono e non afferrano. E' luna crepuscolare che nasce e che muore come l'effimera primavera. L'orologio gira, ma [...]

n.44

La vedi? Si guarda allo specchio e tocca un corpo che sa di essere avvizzito, simile a corpo mutato dalla profonda carezza del tempo o dal miracolo di aver vissuto, generato. Eppure tempo sufficiente non è passato né la vita in abbondanza. E' corpo vecchio, mappa logora di cicatrici, di pieghe, di vertigini affossate prematuramente. [...]

n.43

A dividerci un solo muro, distanti lo spazio di una camera. Dall'altro capo porgo l'orecchio è la parete vibra, si muove, vive simile a crisalide che rompe il guscio e diventa, infine, farfalla. Eppure non vieni da me a curar l'anima e a riposare le membra. Sei infido e crudele come un pallido mattino che [...]

n. 42

Chi sei? Sei nato e non sai chi sei, o chi sarai. Sei nato e hai imparato a camminare per le strade con scarpe non tue, sempre sui passi di qualcun altro, e le buche che hai preso, le cadute che hai fatto sono state la copia di qualcosa di già fatto. Sei nato e [...]

n.41

Cantilena di venti imbrigliati tra i rami di quel pesco in cui chiusa rimasi sotto la sua ombra mentre lenta scendeva fino ai reconditi delle viscere quel suono obliante, scuro, caldo e denso della tua voce. Eros mi toccò le membra col suo solo bisbiglio. E io fui morta, e io fui viva come Alcesti [...]

n.40

Graffi, tagli e ferite sono rami che corrono lungo i corpi inermi che fioriscono nel male di questo mare di gente. Sospiri, gemiti e urla sono canti inascoltati oltre la coltre di invisibilità che ci immobilizza. Non c'è rimedio, soluzione, redenzione c'è solo l'inesorabile, l'incontrovertibile: è Destino che incrocia e gira le viti di spine [...]

n. 39

L'amore è molto spesso una frase da leggersi a senso unico. Ha il verbo scritto forte, negli iridi dilatati, sulle pelli eccitate e nei gesti studiati, dedicato a quel complemento che altro non è che l'oggetto di un muto e sconosciuto desiderio d'amore. -D.

n. 38

Lunghe come le ombre al tramonto sono le attese di chi sa solo attendere. Vaghi e vagabondi sono i loro occhi che saltano di fermata in fermata senza sosta per raggiungere un capolinea inesistente. Sono loro i treni senza stazione. Attendono. Li riconosci perché quando li senti parlare coniugano plurali di verbi al futuro. Ecco [...]