Caos

L'orologio segnava le 16.15. Il dispenser dell'acqua perdeva. Dalla grande finestra, schermata da una tapparella sistemata a metà, scivolava languida la calda luce del sole. Rivolta verso di essa, con gli occhi fissi e assenti, Gaia se ne stava seduta. Un braccio lasciato morto, fuori dal bracciolo legnoso della sedia su cui era, l'altro che [...]